Biosicurezza e sanificazione nelle comunità di anziani: Linee-guida A.N.A.S.T.E. (Associazione Nazionale Strutture Terza Età) – A.T.T.A. (Associazione Tossicologi e Tecnici Ambientali)
in questi giorni, dove l’aumento dei casi di infezione da Covid-19 sono drammaticamente in aumento, e dove come successo in precedenza, si delieano come più sensibili e suscettibili al problema le RSA, tanto da portare in questi giorni ad un nuovo isolamento delle stesse, consapevoli delle problematiche che si dovranno affrontare in questi mesi ci teniamo però a sottolineare che la tutela e la prevenzione non deve essere limitata solamente al coronavirus SARS-COV 2, ma che Legionella,, Candida auris, Klebsiella e molti altri microrganismi patogeni, rappresentano una reale e crescente emergenza, aggravata, nel caso delle patologie infettive su base batterica del preoccupante ed in aumento della multi-resistenza agli antibiotici.
Con questa finalità siamo qui ad elencare integralmente le Linee-Guida pubblicate in forma definitiva alcuni giorni fa:
A livello di RSA e residenze per anziani in genere, l’obiettivo-biosicurezza transita attraverso tre strategie prioritarie e convergenti: sanificazione/disinfezione ambientale, igiene individuale, potenziamento delle difese immunitarie.
- La potenziale contaminazione microbica riguarda aria, acqua e superfici: la conseguente de-contaminazione deve quindi essere mirata a questi tre livelli, transitando da una corretta valutazione del rischio attraverso campionamenti e dalla elaborazione di strategie mirate, anche in ambito preventivo.
- Valutazione del rischio, elaborazione delle strategie di sanificazione e loro attuazione, devono essere affidate a Personale qualificato interno o esterno (Tecnici ambientali in Biosicurezza), in grado di rilasciare alle strutture adeguati documenti descrittivi, revisione periodica formalmente descritta (nel caso della Legionella, ad esempio, come da linee guida ministeriali).
- Nella scelta delle sostanze biocide devono essere privilegiate quelle naturali ed eco-sostenibili, attive a livello batteriologico, virale, protozoario e fungino, comunque autorizzate dalle Istituzioni nazionali (Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità) e internazionali (ECHA: European Chemicals Agency).
- Per la disinfezione superficiale, in caso di utilizzo di sostanze chimiche (esempio: Perossido di Idrogeno), devono essere preferite tecnologie in grado di garantire la massima micronizzazione delle sostanze biocide utilizzate, al fine di ottimizzarne l’efficacia e diminuirne la quantità assoluta, valutando con attenzione e non solo in senso alternativo l’utilizzo di tecnologie “fisiche” validate (esempio: fotocatalisi, ultravioletti). Il relativo Allegato (Sanificazione ambienti chiusi: metodi chimici/metodi fisici) sarà periodicamente aggiornato.
- Trattamenti “shock” e di lungo periodo (fotocatalisi) andranno utilizzati in senso complementare e con periodicità adeguata.
- Per una sanificazione ottimale dell’aria, oltre all’efficacia derivante dall’utilizzo di superfici fotocatalitiche (che purificano anche l’aria), si dovrà integrare l’impianto di ventilazione, ove esistente, con filtrazione a tecnologia fotocatalitica o con utilizzo di apparecchiature stand-alone di stessa tecnologia eventualmente gestite tramite sensori di monitoraggio della qualità dell’aria
- Non è razionalmente proponibile un “protocollo standard” di sanificazione/disinfezione: ogni intervento deve essere mirato in base alle caratteristiche della struttura e della tipologia della popolazione anziana ivi ospitata.
- I familiari degli ospiti andranno sistematicamente informati circa le strategie di disinfezione/sanificazione attuate nelle strutture.
- Le visite agli ospiti da parte di familiari, amici e conoscenti, saranno regolamentate in funzione della situazione sanitarie e prevederanno sempre utilizzo di mascherine e procedure igieniche all’ingresso (disinfezione mani).
- Quando siano disponibili vaccini di provata efficacia per patologie virali o batteriche, a cui la popolazione anziana è particolarmente esposta, è buona norma che gli ospiti delle strutture ne facciano sistematico ricorso, anche al fine di realizzare una “immunità di gregge” (“herd immunity”).
- Igiene degli ospiti e del Personale: anche se aerotrasmesse, tutte le infezioni presentano una importante via di contagio attraverso le mani, portate involontariamente a contatto con bocca, naso, occhi: il lavaggio frequente e prolungato delle mani rappresenta pertanto una reale barriera, in termini di igiene; da implementare, pertanto, la diffusione nelle strutture di dispenser di disinfettanti e di opuscoli informativi.
- All’utilizzo di guanti da parte degli ospiti è preferibile la sistematica pulizia/disinfezione delle mani.
- Mascherine “chirurgiche” andranno utilizzate dagli ospiti (DPI per il Personale) in base alle vigenti disposizioni istituzionali negli ambienti comuni, ricordando che, in caso di mono-uso, ogni mascherina dovrà essere sostituita dopo 4 ore di utilizzo consecutivo e smaltita in appositi contenitori destinati a materiali potenzialmente contaminati.
- In presenza di segni e sintomi di infezione con rischio di contagio, è buona norma, fatte le debite comunicazioni alle Autorità competenti e d’intesa con le strutture dell’ASL preposte, disporre il temporaneo isolamento del paziente all’interno delle strutture, con temporaneo divieto di accedere alle zone comuni; analogamente operatori sintomatici non dovranno accedere alle strutture fino a certificata guarigione.
- Il potenziamento delle difese immunitarie transita fondamentalmente dalla alimentazione: in collaborazione con Immunologi e Nutrizionisti verrà elaborato un dossier specifico sull’argomento, con suggerimenti alimentari, da diffondere presso le strutture.
Le strutture per anziani che aderiranno formalmente e sostanzialmente a queste linee-guida, attraverso formazione specifica di uno o più dipendenti quali OBA e Tecnici ambientali in biosicurezza e sanificazione, potranno avvalersi nella propria comunicazione della seguente dicitura: “Struttura che ha adottato le linee-guida A.N.A.S.T.E./ A.T.T.A./in Biosicurezza e Sanificazione”.
Rimandiamo al link superiore per la visione completa dell’articolo pubblicato sul sito di ANASTE.