CI sono condizioni in cui non si crede utile proporre l'installazione di un impianto di addolcimento.
Quello che viene richiesto in determinati contesti sembra eccessivamente esigente, vuoi per la richiesta in se, vuoi per il luogo da dove arriva la richiesta, spesso nelle consuete zone di lavoro che si crede quindi di conoscere alla perfezione.
Capita però che pur conoscendo i valori della durezza dell’acqua di rete la si ritenga con superficialità esente da trattamenti di addolcimento quando dovesse presentarsi con valori ben al di sotto dei limiti raccomandati dalla vigente normativa italiana sulla qualità delle acque destinate ad uso umano ( Decreto legislativo 2/2/2001 n. 31), ma che come effetto porta alla presenza significativa di depositi calcarei.
iUna corretta analisi quindi non si deve fermare solamente alla misurazione della durezza; vanno analizzati e considerati con visione più completa differenti aspetti e caratteristiche dell’acqua, quali alcalinità, calcio, magnesio, acidità o alcalinità, che possono rivelare in abbinamento a calcoli matematici ed in funzione della temperatura di utilizzo, dando valori positivi superiori a zero la capacità dell’acqua di incrostare pur avendo poca durezza, o al contrario valori negativi per la sua caratteristica di corrodere pur di durezza medio/alta. Lo zero, come risultato dell’espressione indica un acqua in perfetto equilibrio.