RIPARTIAMO DALLA SALUTE NELLE SCUOLE

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Il nostro percorso di formazione e soprattutto di informazione vuole questa volta sensibilizzare l’attenzione su alcuni aspetti delle vita all’interno degli ambienti scolastici che in questi periodi sono ancora più importanti e fondamentali.

Il testo elaborato da SIMA riprende in alcuni aspetti gli studi già effettuati tra il 2005 e il 2009 dal progetto SEARCH  promosso dal Ministero italiano dell’Ambiente del Territorio e del Mare con lo scopo di promuovere il miglioramento della qualità dell’aria indoor all’interno delle scuole a cui parteciparono anche 3 istituti del nostro territorio: Scuola Media Statale Bassetti di Sesto C.de, Scuola Einaudi di Angera e Scuola Dante Alighieri di Golasecca.

Quello che spicca nei nuovi enunciati, come in quelli precedenti è l’indispensabile necessità di garantire una migliore qualità dell’aria all’interno delle aule e degli ambienti scolastici sotto varie sfaccettature.

Come Tecnico Ambientale in Biosicurezza-Sanificazione il cui pieno significato è espresso nel D.M. 7 luglio 1997, n. 274 come l’attivita’  che riguarda il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti ……. mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidita’ e la ventilazione…..Riportiamo qui un estratto di quelli che, sono gli ambiti che ci competono e i punti critici che con un sistema di azioni mirate possiamo monitorare, valutare e in seconda fase  portare a risoluzione con interventi debitamente studiati e pianificati, promuovendo un puntuale e periodico monitoraggio di controllo.

PUNTO 1:

Promuovere un’ottimale qualità dell’aria in aula è fondamentale per garantire il pieno benessere psico-fisico dei presenti ed ha dimostrato effetti positivi anche sul rendimento scolastico degli alunni. L’attenzione alla qualità dell’aria è tanto più cruciale nel corso dell’emergenza COVID per il proseguimento o la ripresa dell’anno scolastico e va garantita….. in grado di eliminare le polveri sottili, i VOC e gli inquinanti biologici aero-dispersi, dovrebbe essere considerato se l’aria esterna presenta potenziali problemi di inquinamento, almeno in quelle scuole situate nelle vicinanze di strade ad alta intensità di traffico o semafori, porti, ferrovie, aeroporti o aree industriali e aziende agricole….. Il microclima dell’aula è il primo fattore chiave che determina un ambiente scolastico sano o malsano.

 

PUNTO 2:

L’adozione di protocolli e misure per il monitoraggio della qualità dell’aria dovrebbe essere incoraggiata in ogni scuola, prevedendo la figura di un responsabile ad hoc. Negli USA, l’Environmental Protection Agency (EPA) ha già stabilito da molti anni standard specifici e un team di lavoro stabile, adottando Linee Guida di riferimento per la qualità dell’aria indoor nelle

scuole…….Campagne di monitoraggio dovrebbero essere eseguite annualmente per valutare la concentrazione media indoor di Radon e PM 2.5 / PM10, sotto la supervisione di esperti o in collaborazione con le Aziende Sanitarie Regionali / Locali. All’interno delle aule possono inoltre essere installati dispositivi di monitoraggio in tempo reale di parametri rappresentativi della qualità dell’aria indoor e sovraffollamento, con eventuale segnalazione di raggiungimento di soglie di criticità che richiedono l’adozione di misure di ottimizzazione.

 

PUNTO 7:

La salubrità delle scuole deve diventare questione prioritaria. Gli edifici scolastici dovrebbero essere circondati da spazi verdi e alberi ove possibile, al fine di creare una “barriera verde” verso le fonti esterne di inquinanti. Inoltre, piante specificamente in grado di assorbire diversi contaminanti interni (es. formaldeide, toluene, benzo-a-pirene, ecc.) potrebbero essere posizionate nelle aule agendo come filtri naturali, al fine di migliorare la qualità dell’aria. Attrezzature come fotocopiatrici e stampanti che producono particolato e composti organici volatili (VOC) devono essere collocate fuori dall’aula. I materiali scolastici contenenti sostanze chimiche o tossiche (es. cianoacrilato, piombo, cadmio, nichel, ecc.) dovrebbero essere evitati.

La ristrutturazione degli edifici scolastici dovrebbe essere favorita quando possibile, dando priorità alla rimozione dell’amianto (solo da ditte autorizzate), e prestando attenzione all’uso di vernici o mobili resistenti all’acqua che possono rilasciare molecole pericolose (es. toluene, benzene, xileni, etilbenzene), nonché a potenziali fonti di composti pericolosi per la vita come il monossido di carbonio….. Le aule, i bagni e gli spazi comuni devono essere igienizzati ogni giorno

Estratto da: “L’Italia fa scuola”: 8 proposte operative per una scuola in salute.Elaborate da SIMA con gli accademici, giuristi e intellettuali pugliesi della Rete “La scuola che vogliamo – scuole diffuse in Puglia” e insieme alla Cattedra UNESCO Educazione alla Salute e Sviluppo Sostenibile dell’Università Federico II.